La mia Esperienza con Revolution
di Francesco Pacienza
Siamo a Luglio 2020, Fabio Benvenuti patron di Easydive e di Carbonarm mi chiama chiedendomi di inviargli la custodia LEO Wi, la Diveshot e i revolution; annunciandomi grandi novità e innovazioni, oltre alla consueta manutenzione e controllo delle apparecchiature che utilizzo in maniera stressante.
Prima di Ferragosto mi arriva il pacco con all'interno ciò che gli avevo inviato; ad una prima ispezione visiva non noto alcunchè di nuovo tranne che i fari Revolution non si accendono: che strano, mi dico, Fabio non mi ha mani mandato nulla che avesse le batterie scariche.
Mentre penso che è il caso di mettere in carica i fari (mi serviranno l'indomani per delle riprese video inderogabili), dalle protezioni in plastica dell'imballo spuntano dei fogli: grande sorpresa nel leggere che, ciò che sembrava essere qualcosa di noto e scontato, in realtà le novità erano tutte all'interno e non visibili all'esterno. Quando si dice che le apparenze ingannano.
Dato che dovevo utilizzare queste attrezzature l'indomani, decido che è il caso di leggere attentamente senza dare nulla per scontato. La mia attenzione va verso i fari: i Revolution 5000 erano diventati ben 7000 ed erano interamente programmabili. Wow, una vera grande novità.
Scarico la APP RevMote, come suggerito, la lancio e, mirabilia, i fari si accendono. Tutto qui, qualcuno penserà? Bè le novità vanno ben oltre: quante volte avete desiderato una temperatura colore che fosse meno fredda, cioè tipica dei Led, perché nostalgici dai fasci di luce caldi emanati dalle lampade alogene? Bene tramite l'APP RevMote possiamo settare il nostro illuminatore in modo da soddisfare ogni nostra eventuale esigenze quando siamo sott'acqua. Il Revolution dialoga con l'APP attraverso un protocollo di comunicazione basato su Bluetooth permettendo così di accedere ad alcune funzioni: Fly Mode, Rename, Modalità lampada, Modalità flash.
FLY MODE
Funzione di blocco dell'accensione del faro, anche nela caso in cui il pomello posteriore di accensione venga dimenticato ruotato o ruotato accidentalmente durante il trasporto.
Funzione comodissima quando si trasportano i fari a bordo di un bagaglio aereo, per esempio. Lo sblocco avviene solo tramite la APP.
RENAME
Funzione utilissima nel caso di utilizzo di due o più fari a cui dare settaggi diversi in funzione dello scopo per cui vengono utilizzati. Potremmo rinominare i nostri Revolution assegnando al nome la sigla o la funzione per cui è utilizzato.
MODALITÀ LAMPADA
In questa modalità le possibili combinazioni diventano veramente tante; si passa dalla regolazione della Temperatura di colore fino alla potenza luminosa, il tutto moltiplicato per ognuna delle tre posizioni su cui può ruotare il pomello di accensione e comando.
Sulla posizione 1 possiamo impostare, perché vogliamo fare delle riprese Macro, una potenza del 25% e una Temperatura di colore di 5000 °Kelvin; mentre sulla posizione 2, per delle riprese grandangolari ma molto ravvicinate, una potenza del 75% con una temperatura più calda come 3200 °Kelvin, per esempio; mentre alla posizione 3 possiamo impostare una potenza pari al 150%, si avete letto bene, con una temperatura di 6000 °Kelvin. Insomma ogni Revolution può essere configurato in modo da soddisfare, una volta che siamo in immersione, ogni nostra esigenza non solo video ma anche fotografica.
MODALITÀ FLASH
Per chi utilizza lo smartphone abbinato ad una custodia LEO3 Smart o Diveshot come se fosse una fotocamera avrà sentito la mancanza di un flash; bene i nuovi Revolution tramite una nuova elettronica e l'abbinamento all'APP RevMote possono disporre di un flash, seppur non con tutte le caratteristiche di un vero flash, in grado di illuminare e fermare il soggetto della nostra foto. Se al Revolution abbiniamo anche lo snoot nativo, le possibilità creative non hanno quasi limiti, arrivando ad ottenere risultati molto simili a quelli di una fotocamera compatta. A condizione di saper ben utilizzare la luce e saperla dosare e controllare. La comunicazione tra lo smartphone e gli illuminatori avviene tramite un apposito cavo-antenna installato sulla Diveshot o sulla LEO3 Smart.
Nelle schermate sono evidenti alcuni dei parametri di cui vi ho parlato, sarebbero necessarie molte pagine per poter illustrare ogni singola combinazione. Il modo migliore è quello di provarli di persona.
Ho testato per oltre due mesi sia la APP che i fari Revolution, arrivando ad un utilizzo con potenza al 25% di oltre due ore sia utilizzandolo come luce di illuminazione durante una immersione in notturna, sia per scattare foto con lo snoot applicato. Durante questa immersione ho commutato spesso sulla seconda posizione con impostazione di potenza del 75% e temperatura di 3200 °Kelvin perché avevo bisogno di una luce calda e una potenza sufficiente a “immobilizzare” il soggetto.
Il mio giudizio finale è ancora una volta entusiastico e mi convince sempre di più che la scelta fatta oltre 11 anni fa, di affidarmi alle attrezzature ideate e prodotte da Fabio Benvenuti, sia a marchio Easydive che Carbonarm, è stata una scelta molto lungimirante. I Revolution sono, ad oggi, gli unici illuminatori subacquei, e i primi, ad aver implementato una serie di must che li rendono unici per performance e per applicazione sul campo.
Inutile sottolineare che per l'uso con le custodie LEO3 Smart e Diveshot è opportuno che le centraline delle stesse abbiano degli aggiornamenti ed essere dotati di un apposito cavo-antenna per le comunicazione sott'acqua con gli illuminatori.
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